domenica 10 aprile 2016

Il millenarismo dei fateprestisti dell'invasione




Quando qualcuno prova a dire, in nome del piano di ripopolamento dell'élite e dell'infinita bontà maligna degli antipapi e dei cosmopoliti misericordiosi con i loro idealisti a gettone che devono metterlo in pratica, che non è realistico pensare di poter travasare l'Africa in Europa, ovvero far fagocitare un continente dall'altro come fosse un misero batterio, ti guardano come se tu fossi matta e controbattono: "Ma scherzi? Non li si può fermare!! Ne verranno milioni!! E' un processo storico irreversibile!"
Hanno la stessa furia millenarista di chi prefigura estinzioni planetarie a causa di pianeti X giganteschi che, passando di qui ogni milione di anni, quest'anno per combinazione passavano per caso e sono venuti a farci un saluto. Distruggendoci, è ovvio, se siete in grado di cogliere la metafora.

La fantasia di estinzione, la fregola della fine del mondo, è vecchia come, appunto, il mondo, e questo nuovo millennio è partito malissimo ma, siamo realistici.  L'unica invasione dalla quale non potremmo difenderci sarebbe quella dal cielo, quella aliena, creata e mitologizzata a scopo intimidatorio fino alla nausea nella nostra infanzia di babyboomers immersi nella psyop della guerra fredda. Un'ipotetica razza di visitatori extraterrestri che venisse per conquistarci con astronavi e, soprattutto, una tecnologia superiore, non ci darebbe effettivamente scampo. 
Ma finché si tratta di eserciti di uomini con lo zainetto, con le loro debolezze di uomini, e vi sono mari e montagne a porre limiti fisici alle transumanze, non la vedo così facile. Movimentare milioni di persone necessita di tempo. Non si tratta di eserciti di orchi sovrumani usciti dalle fucine di Isengard ma gente che ha bisogno di fermarsi, di rifiatare, di mangiare, rifocillarsi, pisciare, dormire, farsi passare il mal di piedi. Questo riguardo alle marce forzate che vengono mostrate sui media (e che in passato si concludevano sempre tragicamente per i deportati).
Anche ipotizzando di imbarcarli su navi, esse impiegherebbero tempo per compiere la traversata. Tempo da impiegare per studiare la contromossa.

Quindi il problema sarebbe solo vedere se, ipotizzando i milioni in partenza, qualcuno, dalla nostra parte, vorrebbe fare qualcosa per fermarli, come facevano una volta perfino i nostri governanti. Fermarli per evitare il massacro da questa parte, come secoli di scorrerie nel Mediterraneo ci rammentano.
Lo dice sempre Luttwak: già svellere i porti di imbarco sulla costa nordafricana con una bombardatina potrebbe aiutare dimolto. Poi ci sarebbero le care vecchie testate nucleari. Le armi chimiche e batteriologiche. Le armi convenzionali. 
Certo, sarebbe un massacro di proporzioni olocaustiche, ma coloro che ritengono l'invasione dei milioni come inevitabile stanno solo cercando di evitare di pensare all'inevitabile. Ovvero stanno rimuovendo il possibile finale di questa terza guerra mondiale, non dovessero essere fermati gli esseri immondi che l'hanno pensata e che la stanno conducendo sulla pelle dell'umanità. 
Siccome l'élite non si è ancora trasferita su Elysium in orbita geostazionaria o in fantomatiche città sotterranee inaccessibili lasciando i subumani (ovvero noi) ad ammazzarsi a sprangate con altri subumani (in ogni caso la vita sottoterra non sarebbe poi questa gran cosa), essa verrebbe toccata dalla guerra civile, dalle violenze e dai saccheggi che scoppiassero sul continente. La distruzione di un continente gioverebbe veramente ai loro piani? Come potrebbe nascere quel meticciato in grado di dare origine alla razza superiore ipotizzata dal bastardo Kalergi se non in condizioni di pacifica convivenza, dando al tempo la possibilità di mescolare con cura nell'atanor gli ingredienti del nuovo ordine mondiale?
Invece degli apprendisti stregoni, per eccesso di zelo, stanno cercando di accelerare i tempi ma ciò li perderà e perderà i loro padroni. Come sta perdendo la kaiserina che si è affrettata ad invitare troppi invasori in una volta e qualcuno glielo ha fatto prontamente notare, povera topolina.

E' di questa gente che bisogna aver paura, di coloro che aprono le porte, in nome della loro malattia mentale, del loro disordine post-traumatico da stress. Della loro volontà di autodistruzione.
Ormai la TINA li possiede e li fa sragionare, oltre che vomitare scemenze. Ci credono veramente. Sono passati definitivamente dalla parte della follia ma continuano a sostenere che non farebbero male ad una mosca.
Sono talmente convinti di dover per forza soccombere a causa della colpa di esistere e di aver costruito qualcosa di architettonicamente più evoluto della capanna di fango, per non parlare della democrazia e di tutto il ciarpame che ha permesso, ad esempio, alla classe operaia di evolversi e conquistare diritti, che sperano proprio nell'invasione per poter finalmente espiare la colpa che li divora. Attendono con ansia il barbaro invasore con la giugulare offerta in dono al suo machete. La perfetta raffigurazione del capro espiatorio.

Non contenti, ci ammorbano con le visioni apocalittiche che potrebbero non avverarsi se solo essi si ribellassero all'inganno nel quale sono stati trascinati. L'inganno del male che si ammanta di bontà per confonderci. 
Ecco quindi un'altra controvisione, se vi piace.
Quando l'esperimento finirà o inizierà ad annoiare i suoi ideatori ed essi troveranno un altro gioco di società da giocare con le pedine umane, finirà male, molto male. Si arriverà a sparare. Chi non ha colpa, chi si affidò agli omini di burro per andare nel paese dei balocchi ci andrà di mezzo. Non si baderà ai numeri, anzi, potrebbero essere battuti tutti i record passati.
Ci penseranno i media a far calare l'oblio, però, non vi preoccupate. Nessuna immagine di bimbo spiaggiato o di gommone affondato né di flutti insanguinati vi turberà. L'immigrazionismo passerà di moda e non ce ne accorgeremo nemmeno. Perché, semplicemente non ne sentiremo più parlare. Soprattutto, nessun collaborazionista oserà contrastare la nuova linea editoriale.

Se invece non andrà così e andrà come vogliono farvi credere, con i milioni in arrivo, vi conviene tifare Nibiru.


37 commenti:

  1. Cara amica Lameduck, brava!

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  2. B.Tampieri for president.

    Ps che ne pensa di:https://twitter.com/DrWhoisin/status/719265858917396480

    Michele Lollino

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  3. B.Tampieri for president.

    Ps che ne pensa di:https://twitter.com/DrWhoisin/status/719265858917396480

    Michele Lollino

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  4. Anonimo07:59

    Da un punto di vista tattico, sarebbe bastato un intervento duro subito che non saremmo a questo punto. E' l'mmagine della nostra debolezza ad aizzare l'aggressivita' di masse che, per il momento, sono ancora disarmate. Ma le armi arriveranno: e' solo una questione di tempo. Il tutto si regge su di una colossale opera di persuasione psicologica, con incentivi vari, del tipo, un conflitto qui, una crisi la... ma la persuasione funziona su entrambi i fronti. Dall'altra parte sono davvero convinti che l'Europa sia il paese dei balocchi nel quale tutto e' permesso. Una volta giunti a destinazione, non tutti sarebbero disposti a difendere la posizione raggiunta, una volta accertato che la situazione e' diversa da quella prospettata. Sono i governanti europei che fanno di tutto perche' non se ne vadano. Io sarei disposto a scommettere (in mancanza di dati certi), che il passa parola funziona gia' e che moltissimi che altrimenti sarebbero partiti hanno cambiata idea. Le elites devono costantemente occuparsi di mantenere alti gli incentivi. Quindi, io credo che basterebbe una risposta moderatamente violenta in tutta Europa, per arginare il fenomeno. Ma le classi dirigenti europee si comportano come il mitico cavallo di Troia, facendo di tutto per mantenere le porte aperte. Anche sul fronte dell'opinione pubblica composta in gran parte da cerebrolesi, sarei ottimista. Si tratta infatti di conformisti che cambierebbero idea col semplice cambiare del clima e delle parole d'ordine. Nondimeno, il numero di persone che sono gia' in Europa e' enorme. Anche riuscendo a scremarle favorendo il rimpatrio di chi gia' vorrebbe andarsene, i rimanenti sono tutti bombe a cui manca solo il detonatore. E questo e' un problema di difficile gestione che richiederebbe gia' una militarizzazione capillare del territorio, il che, in regime di coscrizione obbligatoria sospesa, presupporrebbe la ricosttituzione di una milizia volontaria pressoche' da zero. Ma la conditio sine qua non e' comunque la rimozione della classe dirigente. A livello nazionale, ove possibile, ma almeno a livello locale, creando un numero sempre piu' elevato di santuari dai quali siano banditi senza tanti complimenti gli invasori. La situazione e' seria, ma io credo che un cambio di classe dirigente sarebbe il deterrente migliore che risparmierebbe molti degli ulteriori conflitti che, comunque, ci saranno. E' solo questione di tempo.

    G.Stallman

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  5. Anonimo10:17

    L'ansia di estinzione, quella roba nota ai più come millenarismo, deriva dall'escatologia abramitica da cui deriva la Sovversione, sia essa di stampo cristiano, liberale o comunista.
    In fondo, il mondialismo possiamo quasi vederlo come un momento sintetico, in cui i "fratelli separati alla nascita" si riconoscono alla luce della retorica dirittoumanista.
    Io ci vedo un precedente storico abbastanza notevole...
    http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/immigrazione-papa-francesco-i-precedenti-storici-e-lo-sradicamento-di-civilta-40325/


    Matteo

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    1. Anonimo13:41

      E' vero, ma ai fini pratici e' una consapevolezza che non serve a nulla. Soprattutto nel momento che si deve configurare un fronte compatto. Personalmente ho una formazione nicciana, ma non credo che la restaurazione dell'Olimpo sia una soluzione razionale. Da noi il Cristianesimo e' durato molto piu' del Paganesimo, se vogliamo rimanere nei termini descritti dalla Civilta' per come la conosciamo. Anche se si volesse intendere la religione come semplice instrumentum regni (e non e' il mio caso) non si puo' trascurare il fatto che esiste una tradizione consolidata che ancora lega molte persone. Il caso della Russia e' illuminante. Dalla fede laica nel Socialismo sono tornati a quella cristiana. Eppure anche nella Russia pre-mongolica avevano una tradizione pagana, come tutti l'hanno avuta i popoli di origine indo-europea. Pero' la scelta e' caduta sulla tradizione che ancora aveva radici vive nella nazione. Altra cosa e' l'analisi teorica, secondo cui l'Universalismo monoteista sarebbe il maggior responsabile per la situazione attuale. Io penso che sia vero, ma noto come l'aspirazione universalista abbia cominciato a concretizzarsi con l'Industrializzazione. Quindi, con l'Illuminismo, che pure aveva connotazioni pagane. Nondimeno siamo arrivati ad oggi. E oggi e' il sentimento di appartenenza storico, culturale, quindi anche biologico, che va ripristinato. Anche a chi vedesse nell'Universalismo la visione a lui piu' vicina, va suggerito che e' molto meglio che questa rimanga una semplice aspirazione. Il che e' come vedere la Gerusalemme celeste piuttosto che quella in Terra.

      G.Stallman

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    2. Anonimo15:50

      È però un fatto che noi (Italiani) ci troviamo in una situazione del tutto particolare.
      Il cristianesimo ha smesso di fare danni o quando ha accettato la subordinazione allo Stato (oriente ortodosso) o quando ne ha accettato la separazione (occidente cattolico e protestante).
      In Italia non è avvenuto nulla di simile, di fatto è in auge una sorta di compromesso paramafioso ed incestuoso che tende a paralizzare ogni decisionismo politico.
      I greci non ritornano, anche Nietzsche lo sapeva perfettamente.
      Questo non ci dice nulla sulla sfida che dovrmmo affrontare, stretti nella morsa fra salafiamo e mondialismo.
      Ammesso e non concesso che si possa realmente fare quancosa, quel qualcosa richiederà un misure drastiche contro le quinte colonne interne.


      Matteo

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    3. Anonimo16:44

      Siccome tu vieni dall'esperienza fascista saprai meglio di me che Mussolini era nicciano e ateo inveterato. Nondimeno e' stato quello che ha risolto l'annosa Questione romana. Il suo pragmatismo in politica ha vinto sulla sua filosofia personale. E cio' e' valso anche per la questione politica che ha risparmiato all'Italia le immani stragi sovietiche. La creazione del limbo a-fascista era infatti un modo per garantirsi che il dissenso non divenisse guerra aperta. Una volta dichiaratosi anti-fascista ognuno diveniva automaticamente il nemico da controllare e perseguire. Che c'e' di diverso rispetto ad oggi se tu ti dichiari pubblicamente fascista ? il caso (solo uno dei tanti) di N.Bombacci, fondatore del PCI, poi divenuto fascista e finito con M a piazzale Loreto e' emblematico. Io mi sono sempre domandato il perche' di questa conversione. eppure e' evidente. Non ricordo se l'ho gia' scritto, ma a me colpi' particolarmente uno dei libriccini che venivano consegnati ai balilla. In una vignetta si vedeva un militante comunista che sventolava l'internazionale; sullo sfondo si vedeva il militante fascista che si avvicinava col randello; poi la colluttazione nella solita nuvoletta e alla fine tutti e due che se ne andavano a braccetto sventolando il Tricolore. Questa e' la sintesi, sia per la questione religiosa che quella politica. Le stragi belliche e la cosiddetta "guerra civile" sono venute appunto durante la guerra. Era evidente che il Regime puntava al massimo consenso politico, ma nel contempo controllava strettamente i suoi avversari. Un mio conoscente ferrarese mi raccontava che ogni volta che arrivava Balbo i carabinieri venivano ad avvisare suo nonno di recarsi in caserma. E lo facevano in un modo piuttosto familiare. Nello stesso periodo storico, e per lo stesso motivo, in Russia di sparavano un colpo di Tokarev alla nuca. evidentemente era il metodo scelto da M, a cui lo stesso Stalin rimproverava di essere troppo buono. Dopo tante parole, si giunge ad oggi. Se una persona con qualunque passato politico si preoccupa ed agisce per il bene della Nazione e' mio amico. Basta questo, non c'e' alcun bisogno di esibire altro se non l'appartenenza nazionale. Ovviamente, il Nemico va trattato per tale allo stesso modo, indipendentemente dal fatto che si dichiari cattolico, liberale o comunista. e' esattamente la stessa cosa di allora. La questione religiosa richiede talmente tanto tempo che non basterebbe un regime millenario a risolverla, ma qualcosa andra' fatto.

      G.Stallman

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    4. Sì, è una trasposizione sul piano immanente dell'escatologia. No, non è necessitata da cristianesimo in quanto tale. Per chi sia interessato, ne ho scritto qui: http://www.ilcovile.it/scritti/COVILE_853_Buffagni_lettere_sassi.pdf#page=1

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    5. Anonimo12:18

      Caro Stallman, Mussolini fece il gravissimo errore (come gli rimproverò Stalin) di non sedersi su una montagna di cadaveri.
      A posteriori (ma del senno di poi son piene le foibe...pardon le fosse) si rivelò esiziale, dato che il colpo di Stato dell'8 Settembre fu (come ammesso tranquillamente anche da Scalfari, a cui l'età concede il diritto di dire persino la verità qualche volta) patrocinato dalle 4 M: mafia, massoni, magnati e monsignori.
      Gli stessi che più o meno, con alterne vicende, ancora comandano in Italia.
      Gli stessi che poi si sono liberati di Mattei, di moro e di Craxi nel Dopoguerra.
      Gli stessi che, come ha ben chiarito il marxista "furbo" La Grassa, svolgono la funzione di quinta colonna per potentati esteri (di cui ben sappiamo nomi e cognomi) praticamente da sempre.
      Gli stessi che hanno appoggiato senza se e senza ma l'aberrante integrazione tecnocratica europea, e plaudono ogni giorno all'invasione migratoria.
      ecc...
      Forse è venuto il momento di emendare gli errori di mussolini, e fare la nostra personale montagna di cadaveri.
      Il problema è che secondo me Lameduck è troppo ottimista: quella montagna di cadaveri sarà la nostra.


      Matteo

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    6. Anonimo16:32

      Caro Matteo, sarei pessimista anch'io, ma non mi riesce del tutto. La ragione mi dice che cio' che abbiamo sotto il naso oggi tolga ogni dubbio su chi aveva ragione o torto ieri. Gia' vediamo che la proporzione sta cambiando anche all'interno di cio' che rimane della sinistra. Alludo agli internazionalisti puri che stanno diminuendo a vista d'occhio. Lo stesso avviene nell'ambito della pseudo-destra che era ormai un blocco filo-atlantico. Da questo solve puo' nascere il coagula di una forza davvero nuova dotata di una vitalita' che non avevano le due precedenti. Il conflitto, che inevitabilmente ci sara', selezionera' l'eventuale nuova classe dirigente. E se sara' un'altra sconfitta, pazienza. Se facciamo nostri i propositi degli oligarchi "ci vogliono crisi, grandi crisi" e facciamo lavorare queste crisi per noi stessi, puo' darsi che la situazione possa essere ribaltata. Comunque sia, i superstiti saranno molto pochi. su questo sono d'accordo con te.

      G.Stallman

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    7. Anonimo10:52

      Ho letto solo ora l'interessantissimo articolo di Buffagni, con la sua arguta reprimenda delle sciocchezze scritte da quel tal Trevi.
      Ma in realtà non è questo il motivo per cui l'articolo è interessante. Il vero interesse risiede nella perfetta esplicazione da parte dell'autore medesimo della sua necessità quasi dolorosa di confondere pagliuzze e travi, attraverso la creazione (o meglio, ri-formulazione) di un vecchio incubo cattolico: lo gnosticismo, che qui viene presentato come travisamento del cristianesimo (nonostante esso sia enormemente più antico) e addirittura origine di ogni "male" compreso (non poteva certo mancare) il nazionalsocialismo accostato in questo al comunismo e persino alle eresie cristianoidi.
      Sul perché i cattolici siano così ossessionati dallo gnosticismo è abbastanza ovvio, dato che esso elimina la necessità di intermediazione da parte della setta di nero vestita, ma non mi pare nemmeno questo il punto.
      Il punto lo nota Buffagni stesso, e probabilmente, lacerato nello iato fra fideisimo e ragione, se ne è pure accorto ma lo ha lasciato sotto traccia.
      Questo gnosticismo politico, dice, prende forma quando crolla l'ethos tradizionale di una comunità.
      Perfetto, eccellente, siamo tutti d'accordo allora.
      Ma esattamente chi è che rompe questo meccanismo attraverso la separazione della civitas dei (eterna e perfetta) dalla civitas in terra (transeunte e corrotta)?
      Chi è che ha scacciato gli dei dalla città?
      Chi ha trasformato l'ethos classico in morale personale, in scelta, in adesione volontaria o meno ad un nomos oltretutto trascendentemente determinato?



      Matteo

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    8. Caro Matteo,
      grazie dei complimenti e dell'analisi.

      Certo che "mi sono accorto" del punto che sollevi, e cioè che "lo gnosticismo politico prende forma quando crolla l'ethos tradizionale delle comunità". E' anche verissimo quel che aggiungi, e cioè che è stato il cristianesimo a "scacciare gli dèi dalla città", etc. In questo senso, l'accusa di ateismo portata da Celso ai cristiani un paio di migliaia di anni fa è più che fondata.
      Però vedi: giudizio di valore o di verità a parte, io ritengo (e posso sbagliarmi, certo) che il cristianesimo sia un evento spirituale e culturale irreversibile. Può marcire, può impazzire, può provocare danni terrificanti (come ogni agente spirituale e storico di quest'ordine di grandezza) ma non può essere revocato. Ritengo anche che il lascito della civiltà greco romana possa sopravvivere, oggi e domani, solo all'interno del cristianesimo (se il cristianesimo non rigetta la sua componente "greca", altra cosa che purtroppo può accadere, e in Occidente sta accadendo).
      Quanto alla valenza politica della gnosi, per farla corta ti rimando a un bell'articolo, sintetico e preciso, di A. Dughin (uno gnostico) sulle "Radici metafisiche delle ideologie politiche". Sono d'accordo con lui, non si potrebbe dir meglio.

      http://lanazioneeurasia.altervista.org/archivio2004.htm

      E' nel numero 6 della rivista, liberamente scaricabile.

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    9. Anonimo11:21

      Appena ho un momento leggerò, grazie.
      Purtroppo sono giorni un attimo frenetici e faccio fatica a stare dietro a tutto.
      Comunque, a scanso di equivoci: anche io ritengo che "i Greci non ritornano", e chi pretende di farli tornare, come i cosiddetti "neopagani" con le loro patetiche rievocazioni (di solito peraltro celtiche, chissà perché) è un imbecille.
      Certo, questo non è un buon motivo per non attuare il programma garibaldino (io, come è noto, sono un risorgimentalista di ferro): preti alle vanghe.
      O, in altri termini, cancellazione dei privilegi fiscali, nazionalizzazione dei beni della chiesa e nomina politica dei vescovi, come in tempi più sani (fascismo e bonapartismo).
      Che sia finalmente la Chiesa a subordinarsi allo Stato come in Oriente.
      Ed infatti le chiese ortodosse svolgono perfettamente la loro funzione.


      Matteo

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    10. Grazie della replica. Il risorgimento piace anche a me. Prima di mandare i preti alle vanghe (la vanga non fa male al prete, guarda ad esempio i benedettini) bisognerebbe che si rimettessero a fare i preti, invece che gli assistenti sociali, i tour operator, etc. Dopo riparliamo del mansionario e della eventuale job rotation. Ciao.

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  6. Eppure c'é chi ha dato una spiegazione diversa per l'invasione europea che col complotto di elite non ha nulla a che vedere.

    I flussi migratori verso l'Europa non sono una casualità storica ma il frutto di un progetto messo a punto nei primi anni '70. A organizzarli, potenti gruppi per l'amicizia euro-araba e deboli istituzioni europee.
    Da oltre trent’anni l’Europa “pianifica” con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo agglomerato che Bat Ye’or, studiosa inglese (di origine egiziana) indagatrice dello status delle comunità etnico-religiose nei paesi islamici, ha suggestivamente denominato “Eurabia”.
    ......
    questo progetto, perseguito con coerenza attraverso il cosiddetto Dialogo Euro-Arabo, ha portato alla graduale trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e agli standard culturali del mondo arabo.
    Tutto ha avuto inizio con la crisi petrolifera del 1973 e con l’ambizioso progetto, soprattutto francese, di costruire un asse geopolitico e ideologico alternativo a quello americano e atlantico. In un arco di tempo relativamente breve l’Europa ha sacrificato la sua indipendenza politica, oltre che i suoi valori culturali e spirituali, in cambio di garanzie (in parte illusorie) contro il terrorismo e di qualche vantaggio economico.

    Autrice:Bat Ye’or 
    Titolo: Eurabia. Come l’Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita
    Editore: Lindau, Torino 2007, pp. 414, euro 24,00

    Il volume é pieno di riferimenti a documenti,trattati che ionon sono in grado di verificare, ma quellami sembra la spiegazione più razionale di ciò che possiamoben definire: il Suicidio dell'Europa.

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    1. Anonimo13:11

      Francamente, il credere che improvvisamente gli arabi si siano decisi ad investire i loro ingenti patrimoni senza consultare gli americani loro partner e quegli altri che li governano, mi pare poco verosimile. Ho letto il testo che citi parecchi anni or sono. Descrive una dinamica sicuramente realistica, ma a basso livello. Ci sono accordi tra i paesi arabi e quelli europei, anche per quanto riguarda petrolio contro immigrati, ma non tutto si esaurisce qui. Al momento, se il tal politico vuole accreditarsi, deve necessariamente andare a Gerusalemme e visitare i luoghi prescritti con la kippa in testa, non alla Mecca col culo per aria. O, almeno, non ancora e le due cose non sono affatto compatibili. Al che, l'anti-semitismo dovrebbe avere piu' senso in occidente che in oriente, ma pare che sia proprio il contrario. In questa narrazione ci sono molti buchi e salti logici. Io sono di quelli che credono fermamente al "complotto" demo-pluto-giudaico-massonico. Vi credo ora che posso vederlo chiaramente come tutti quelli che vogliano sforzare un poco la vista. Se la cosa viene vista come fascista, piuttosto che comunista e comunque anti-semita, non me ne puo' fregare di meno. E' un dato di fatto molto difficilmente contestabile che la Democrazia a cui hanno accesso elites selezionate sulla base della propria ricchezza, appartenenza etnica, appartenenza alle massonerie propriamente dette ed ecclesiastiche, sia la cifra che oggi caratterizza tutto il cosiddetto occidente. E questa roba non e' iniziata negli anni '70, ma molto prima.

      G.Stallman

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    2. Anonimo20:49

      Probabilmente conoscerai questo

      http://likarcontrostorie.myblog.it/2010/06/18/mauro-likar-presenta-l-ebreo-internazionale-di-henry-ford/

      Alez

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    3. Anonimo17:01

      L'ho letto a suo tempo Alez, e conosco la storia personale dell'Autore, che e' piu' inquietante del testo stesso. Comunque, quando sento parlare di Revisionismo in certi termini mi viene da sorridere. Le tesi e le ipotesi sul passato, anche le piu' estreme, sono state superate dal presente. Basta guardare all'oggi, non c'e' alcun bisogno di rivangare il passato.

      G.Stallman

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  7. Anonimo12:29

    Fonte "per nulla" di parte...


    Matteo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Matteo
      io NON sostengo che l'autrice, palesemente di simpatie israeliane,abbia ragione in toto.
      Semplicemente ipotizzo, alla luce di ciò quella scrive e degli attentati con manovalanza islamica in parte palesemente artefatti (quale vero terrorista é così idiota da far sempre trovare i suoi documenti di identità) che non sia da escludere la possibilità che i ns. governanti nel tentativo di rimediare al disastro stiano cercando di girare la frittata.
      Non possono certo venirci a dire: scusate 30 anni fa abbiamo fatto una fesseria e vi chiediamo scusa.

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  8. intanto abbiamo un bel muro difeso da un esercito armato di tutto punto al Brennero.... e gnente .. si fa finta di nulla

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  9. Anonimo18:14

    Un piccolo dettaglio per far vedere come la nostra "estinzione" sia " amorevolmente preparata da parecchio tempo. Sto proprio adesso rileggendo un vecchio giallo garzanti , "rififi" di Auguste leBreton , scritto nel 1954. Il libro racconta della lotta di alcuni vecchi delinquenti della mala parigina contro la feroce gang algerina dei fratelli Sora con termini non certo amichevoli verso i "caffelatte" che si espandono nel sottobosco parigino.
    Bene non so come' ma mi sono andato a cercare la pagina wiki di questo libro che NON ESISTE nemmeno in francese .
    Esiste invece in tutte le lingue la pagina sull' omonimo film fatto nel 1955 dal regista dassin dove la gang diventa quella dei " fratelli Grutter" ed ogni riferimento " etnico" fu GIA' ALLORA eliminato .
    Divertente no ? Volevo buttare il libro ma mi sa che lo tengo come documentazione insieme ad un vangelo di 70 anni fa. perche' ormai non c' e' dubbio che siamo gia' nel "1984"
    Anzi mi sa che li nascondo pure perche' temo presto saremo anche a "Fahrenheit 451" !
    ws

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  10. Anonimo21:08

    Mi permetto questo OT. Si tratta della questione di Roberto Bolleri, il disabile spezzino sfrattato da una famiglia italo-marocchina (ma sarebbe piu' corretto scrivere "italiana" per la legge vigente). Pare che ora sia tutto a posto, anche se pende sulla testa del B lo sfratto a causa dell'incuria nella quale verserebbe l'abitazione affidatagli dall' Arte (l'ente locale per la casa). Premesso che il sottoscritto pensava di recarsi sul posto, dalle informazioni reperite, chi era presente di fronte alla casa occupata era solo una piccola pattuglia di Forza Nuova alla quale si sono aggiunti altri cittadini e, mi pare, Casa Pound che ha una pluriennale specializzazione proprio in questo settore. Si puo' sintetizzare cosi': chi interviene politicamente in tali circostanze sono solo i fascisti e i leghisti. I cittadini cominciano a vederli come gli unici difensori dall'indicibile oppressione che la Nazione tutta sta subendo nei modi piu' incredibili. Antifascismo permettendo, opposti estremismi e stronzate varie ed eventuali, la sorte di un connazionale deve essere per forza una variabile dipendente della lotta politica ? Lo scrivo soprattutto per chi viene dalla sinistra, in quanto gli altri non ne hanno bisogno. A circostanze come queste devono partecipare tutti, ancor piu' se si tratta di persone che hanno ancora una certa visione del mondo. Prima o poi potrebbe capitare ad ognuno di noi qualcosa di simile. Non si richiede a nessuno di fare il saluto romano: solo la sua presenza fisica, ove possibile.

    https://www.youtube.com/watch?v=EeA2fcEGSHE&ebc=ANyPxKr1EpM983iVr_rKFQ4Az0ezwgfWBWX2jgBXW_s-7jUl6R8rrwKydsF_o6Xl4davDdWzLfWVuB5m1l8Tb6oBZjM8scnQpA

    G.Stallman

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa per la mia ignoranza, non capisco bene l'italiano.

      Ma cosa vuol dire "spezzino sfrattato" ?

      Sorry.

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    2. Anonimo09:09

      Figurati Paolo, e' colpa mia. Si tratta di un abitante di La Spezia, quasi sessantenne e disabile che, ricoverato per cure mediche, si e' ritrovato la casa occupata. Ulteriori precisazioni le puoi trovare al link dell'anonimo sotto. Sono casi ormai molto frequenti. Io rilevo che gli unici che agiscono con una certa tempestivita', rivendicando i diritti dei cittadini italiani sono solo i fascisti e i leghisti. E' un dato di fatto. Penso che sarebbe auspicabile che di fronte a casi di questo genere si mettessero da parte le questioni pelose di una politica ormai superata dagli eventi.

      G.Stallman

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    3. Grazie Stallman

      Veramente scioccante.
      Ma lo STATO, la giustizia, la polizia, il sindaco che cazzo fanno. Roba da non credere.
      Ma che cazzo ci vuole a mandare lì 5-10 poliziotti è sbattere fuori gli occupanti è metterli in un centro di accoglienza.
      Una delirante gestione politica sia sulla crisi economica sia sulla crisi migratoria. Il cittadino viene lasciato completamente solo, anzi le consequenza delle loro(Politici) sciagurate decisioni, altamente repressive è antisociali le fanno pagare ai cittadini. Scandaloso solo scandaloso. Ma la Cosa più inquietante è che il PD è ancora sopra il 30%. Questa è una cosa per mè assolutamente inspiegabile.
      La cosa più sciccante è il comportamento della polizia li presente che fà un cazzo. Pazzesco.

      Vivo in Svizzera: In Svizzera l'inquilino avrebbe semplicemente Telefonato alla polizia, la polizia avrebbe Mandato 2-3 pattuglie è la questione si sarebbe risolta in 1-2 ore. In più gli occupanti avrebbero avuto una denuncia, perchè occupare un appartamento abitato qui è un delitto.

      Se in Svizzera i politici farebbero quello che fanno in Italia, qui ci sarebbe già il morto, probabilmente più di uno.

      Unica alternativa è la Lega, piaccia o no. punto.
      Anche se Salvini non credo che abbia le competenze, ma renzi le a ???
      Il problema, da Roma in giù, la Lega ha lasciato terra bruciata. È qui urge al più presto un totale combiamento ideologico del partito.


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    4. Anonimo12:29

      Purtroppo la Polizia la mandano a difendere gli occupanti. Io so che i poliziotti lo fanno malvolentieri, ma lo fanno. A livello istituzionale fa comodo lasciare che questi fenomeni dilaghino. In molti casi la connivenza tra istituzioni e piccola e grande criminalita' e' ormai manifesta e comprovata. Le analisi le abbiamo gia' fatte tutte: da un punto di vista ideologico la tutela del piu' debole dovrebbe essere in cima alle priorita' di chi si professa "di sinistra". Questo ci viene sempre sbandierato quando trattasi dei "migranti". Non mi si venga a dire che un disabile che vive in una casa popolare di precaria assegnazione e con una pensione da fame e' un "padrone" del quale i fasci proteggono la posizione sociale. Non e' solo una mistificazione del fatto in se', ma proprio di tutta una politica alla quale molti di noi possono avere creduto. Quindi vale il solito "chi tace acconsente".

      G.Stallman

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  11. Anonimo22:53

    Stalman si riferisce a questo fatto accaduto a La Spezia.

    http://sauraplesio.blogspot.it/2016/04/sbattuto-fuori-da-casa-propria.html

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  12. Ops, Casaleggio è morto. RIP

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-04-12/e-morto-gianroberto-casaleggio-cofondatore-movimento-5-stelle-103632.shtml?uuid=ACWCDu5C&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

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  13. Austria vuole abolire il diritto d'asilo

    È quel fesso di gentiloni Cosa fà. Non permetteremo al Austria di applicare azioni unilaterali. Certe volte vien veramente voglia di prendere a cazzotti questi imbecilli.

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    1. Anonimo20:04

      Modestamente sono anni che lo dico. Se accetti il presupposto poi ti devi accollare tutte le conseguenze. L'asilo e' un pretesto, i ritardi burocratici per accettarne gli eventuali beneficiari sono un pretesto, la ricerca di un lavoro e' un pretesto, le modalita' rischiose del viaggio sono un pretesto. Sono tutti pretesti.

      Gentiloni e' quello che ha detto che le migrazioni non si fermeranno mai. Ministro della Difesa non pervenuto. Credo che gli austriaci gli manderanno un kma per corriere espresso. Ma che gliela abbiamo fatta a fare la guerra all'Austria... dovremmo chiedere l'annessione, invece.

      G.Stallman

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    2. Con l'Austria è con i tedeschi da mè sfondi una porta.
      Anche se trovo l'atteggiamento del Austria è non solo del Austria nella situazione attuale più che giustificata, ma annessione NO, proprio NO.
      Annessione vuole dire sempre SOTTOMISSIONE.
      Bisogna sapere che prima del 1914 gli austriaci erano estremamente antiitaliani è facevano una massiccia Propaganda antiitaliana nei territori Slavi sotto il loro controllo.
      No, i tedeschi non sono minimamente capaci di integrarsi e bisogna isolarli o lasciarli soli a fare le loro cazzate.
      L'integrazione della Germania nel UE è stato un grandissimo errore.

      In Italia non ci vuole solo l'uscita del euro, ma un cambiamento radicale del sistema politico, della magistratura è della giustizia. Ci vuole molto più integrazione della popolazione nella politica. Il problema italiano sono i loro governanti è questo non solo da oggi ma da 1400 anni. Se l'Italia fosse governata come si deve, l'Italia avrebbe un potenziale non da sottostimare. My 2 Cent.

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  14. Anonimo10:25

    Lo so Paolo, che i teutonici hanno parecchi conti da regolare con l'Impero romano, con il Cattolicesimo, con la Ia GM, con il tradimento nella IIa etc. Pero' non ci sono molte alternative: conciati come siamo dobbiamo farci proteggere da qualcun altro. I russi sono brava gente (lo erano anche ai tempi dell'URSS), ma non saprei dire se sarebbero padroni migliori. E non parliamo nemmeno dei cinesi... Se fossimo diventati quella potenza regionale che voleva Mussolini, non avremmo avuto di questi problemi, ma ormai e' cosi'. La piena sovranita' non si riconquista mai se non si ha un progetto espansivo. La difesa dello status quo ormai e' inattuabile, quindi, bisogna fare tutto da capo. E per farlo bisogna garantirsi che la pressione esterna sia perlomeno tollerabile. Ci vogliono alleati, anche se egemoni; poi si vedra'.

    G.Stallman

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    Risposte
    1. Anonimo11:25

      Ma va la.
      La sovranità non è una condizionalità esterna.

      Matteo

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  15. Anonimo19:52

    Decisamente, sei incontentabile, ma puo' darsi che non mi sia spiegato bene. Provo a sintetizzare: l'esercizio della sovranita' (interna) puo' dipendere da fattori esterni. Se non ti viene riconosciuta dall'esterno non puoi esercitarla nemmeno all'interno. Cio' che ti permette di farla accettare all'esterno e' il tuo peso politico e militare. Va meglio cosi' ?

    G.Stallman

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  16. Ci vuole più Via Lattea! Anzi, già che ci siamo https://m.youtube.com/watch?v=hNv5sPu0C1E

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